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Spiaggia o discarica? - 6 Giugno 2015 - 15:19

Se tanto mi da tanto ..
Cerco di seguire il filo conduttore del sig. Giovanni, che sostiene che "È ovvio che lo spazio per il parco giochi non è sufficiente d i ragazzi fanno bene a occuparne altri" .. quindi se tutti i cestini sono pieni, fanno bene gli occupanti della spiaggia a buttare per terra la loro immondizia! .. condivisibile al 100% il commento dell'utente Guardiano del Faro. Invito chiunque, a riprova di quanto ho avuto modo di constatare in questi anni (non è un problema solo di quest'anno o del ponte appena conclusosi), di confermare le cattive abitudini anche con rilevazioni fotografiche (cosa che tra l'altro, se lo riterrò necessario, farò anch'io) per attestare la mia forma di intolleranza (così qualcuno sostiene) nei confronti di chi non vuole sentire parlare di educazione civica.

In Consiglio la "Pasqua cruelty-free" - 29 Marzo 2015 - 21:39

ILLUMINIAMOCI!
dIFRONTE A QUESTE CITAZIONI, QUALSIASI COMMENTO E' EFFIMERO! La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali. - M. K. "Mahatma" Gandhi (1869-1948) Nulla darà la possibilità di sopravvivenza sulla terra quanto l'evoluzione verso una dieta vegetariana. - Albert Einstein Verrà il tempo in cui l'uomo non dovrà più uccidere per mangiare, ed anche l'uccisione di un solo animale sarà considerato un grave delitto... - Leonardo da Vinci La crudeltà verso gli animali è tirocinio della crudeltà contro gli uomini. - Publio Ovidio Nasone ( 43 a .c.-17/18 d.c.) - poeta latino Il problema degli animali non è "Possono ragionare?", nè "Possono parlare?", ma "Possono soffrire?". - Jeremy Bentham Il compito più alto di un uomo è sottrarre gli animali alla crudeltà. - Emile Zola Le nature sanguinarie nei riguardi degli animali rivelano una naturale inclinazione alla crudeltà. - Michel de Montaigne

"Cambia la Grecia, Cambia l'Europa" - 28 Marzo 2015 - 16:26

Hans e Cesare
Se me lo permettete, con il massimo rispetto, vi dico che state osservando il mio dito, ma è la luna quella che io vi sto indicando. Quello che descrivete è semplicemente il loop tra il 5° e il 7° passaggio del gioco che durerà fino a quando ci sarà l'ultima goccia di sangue, l'ultimo barlume di dignità umana e l'ultimo fazzoletto di terra [le figurine del gioco]. Inutile pensare che siano i cittadini, più o meno ladri, a determinare la sorte del gioco. Per capire meglio il meccanismo faccio un esempio con piccoli numeri in modo che sia semplice il calcolo a mente. immaginate che la BCE abbia stampato solo 100 euro in ogni taglio possibile e li abbia prestati all'europa. dopo 10 anni, al tasso dell' 1% annuo, la BCE ha un credito, verso l'europa, di 110 euro. Ma se quei 10 euro non sono mai stati stampati come farà l'europa a restituirli ? Per onorare il suo debito potrà esclusivamente cedere le proprie ricchezze per un valore di 10 euro, non c'è via d'uscita, pur raccogliendo ogni singola monetina, non potrà mai riuscirci perché comunque circolano solo 100 euro. Ora moltiplica quei 100 euro per la reale somma messa in circolazione dalla BCE. Quindi la lezione è che ogni volta che la BCE, anche ora con il Quantitative easing, immette denaro nel sistema bancario non fa altro che indebitarci tutti ancor di più. Se ancora non sono riuscito ad essere chiaro me ne dispiace ma almeno spero di aver messo in dubbio le errate certezze di cui mi sembra siate convinti. :-)

Belle FOTO di Palazzo di Città "arancione" - 17 Marzo 2015 - 19:08

W VERBANIA ARANCIONE
Gentile Signore, sono convinta quanto lei che i delinquenti, i ladri, gli assassini, gli evasori fiscali, vadano puniti sempre, tutti di qualunque razza essi siano ed indipendentemente dalla posizione sociale ricoperta. Che le nostre leggi non siano abbastanza efficaci purtroppo è sotto gli occhi di tutti, chi ha soldi per pagarsi un buon avvocato se la cava, chi ha l'avvocato d'ufficio resta in prigione. Ma detto tutto questo , il razzismo resta l'odio verso chi è diverso perché viene da altrove e siccome è diverso e si comporta e parla diversamente, e come capita a tutti può sbagliare, noi non riusciamo a sopportarlo, abbiamo paura li vogliamo eliminare tutti, non solo quello che ha sbagliato. Il razzismo è una brutta bestia di cui io sì ho molta paura. Le dico che sono contenta di avere avuto la possibilità, in questa seconda parte della mia vita, di incontrare persone che provengono da luoghi di cui non conoscevo l'esistenza che non vedrò mai ,ascoltarli quando parlano del loro paese , della loro famiglia, della terra, è una esperienza ricca Certo che sono prudente come sempre quando le persone si conoscono poco .Prudente ma non ostile L'iniziativa del Comune di Verbania è un segno importante, afferma che un problema c'è, lo stiamo affermando anche io e lei, offre l'opportunità di scambiarci opinioni, di provare un confronto, di pensare anche solo per un attimo .... e se fossi nata in un campo rom anzicchè nella mia bella casa sul Lago Maggiore ?........... Stia bene ,buona sera.

Bagni pubblici riverniciati dai volontari - 3 Marzo 2015 - 17:38

mah
Non è il nostro compito quello d’avvicinarci, così come non s’avvicinano fra loro il sole e la luna, o il mare e la terra. Noi siamo il sole e la luna, siamo il mare e la terra. La nostra mèta non è di trasformarci l’uno nell’altro, ma di conoscerci l’un l’altro e d’imparar a vedere ed a rispettare nell’altro ciò ch’egli è: il nostro opposto e il nostro completamento.

Il Giro a Verbania: il lavoro del comitato Tappa - 28 Gennaio 2015 - 10:04

Ridateci Zanotti!!
dopo che la Marchionini ci ha fatto scoprire che gli aliscafi "atterrano a terra", l'ufficio della stessa ci fa scoprire che le biciclette "planano", che l'"area comunicazione" s'è riunita invece del gruppo di lavoro, che il Giro d'Italia si corre a "frazioni" invece che a tappe, che Hinterland si scrive maiuscolo, che le salite sono "ostiche" e non ardite, che l'attesa può diventare "accattivante", ma soprattutto ci fa scoprire, contrariamente agli insegnamenti di tutti i maestri delle elementari, che l'evento sarà "più prossimo" e non semplicemente prossimo. Ridateci il Prof. Zanotti che nei suoi antipatici vaticini almeno usava un italiano "molto più meglio migliore". Scusate il mio italiano ma sono madrelingua svedese.

Ambulanza del Vergante corso per volontari - 31 Dicembre 2014 - 15:32

Corso per volontari....
bellissima iniziativa che può' portare a una sicura professione e passione futura.Una cosa che molti giovani potrebbero fare,anziche' stare al bar a bere birra e spinellarsi dalla mattina alle 7 fino alle 24.Bellissima attività',che permette di salvare la vita a molta gente,e al contempo avere tanti amici ovunque.Il sottoscritto lavoro' per circa 43 anni come para medico presso l'ALS 14,che,pur con tutte le sue manchevolezze(di chi sia la colpa non ha importanza),mi diede enormi soddisfazioni per il particolare modo di vivere la' dentro.Vivendo quotidianamente la sofferenza altrui,si matura mag giormente e si apprezza quello che succede al di fuori,e anche un lupo solitario come me,dopo circa 14 anni fuori da quel posto,ancora oggi incontra gente che lo saluta,e a volte si inchina.Inchini a parte,ti fa' capire che hai fatto bene il tuo mestiere che,oltre allo stipendio generoso,ti ha appassionato,e hai fatto di più di quello che ti venne richiesto.Oggi la sanità' non è piu'quella egli anni(1978-2014)fa'un po'schifo,fra gestione delle ASL e incapacita'dei tanti manager(politi cizzati),ma nel nostro piccolo,nei tanti rapporti interpersonali fra sanitario e paziente o utente,si trova semper il modo di fare una carezza in più'a qualcuno.E spesso,quel gesto è più' importante di tutte le balle che sentiamo raccontare. Aggiungo che,la maggior parte dei volontari,del 118 soprattutto,ma anche di altre ambulanze sono molto piu'preparati delle equipe paramediche delle varie ASL,perche' fanno solo quello,e si sono specialzzati nelle manovre di emergenza.Il malato ha si bisogno di cure e affetto,ma soprattutto RISPETTO,cosa quest'ultima da tempo,dimenticata.dicevo,cocco le si,ma dopo,a letto,quando il peggio è passato e ritorna la normalità'.Ma nel momento della emergenza le coccole non servono a niente;occorre personale preparato,che non lacrimi quando vede un uomo terra ferito,ecc,ecc,ecc..Auguri anche a loro.. Personalmente,nonostante la freddezza acquisita in circa 50 anni di quella attività',non sarei in grado di essere utile in quei frangenti...dovrebbero soccorrere me.Infatti,quando accadono incidenti e sono nei pressi,se posso mi prodigo in tutto,ma poi mi lascio prendere dallo sconforto,e fuggo.Ovviamente senza volere onori e gloria.L'importan te è sapere che il traumatizzato è arrivato in un letto d'ospedale nelle mani di chi "dovrebbe "( e ripeto"dovrebbe") capi re che cosa ha.Auguri

Comune di Verbania scrive a Procura per dissequestro discarica - 18 Dicembre 2014 - 23:05

Forti perplessità sul sequestro della discarica
Innanzitutto, grazie Signor Sindaco per essersi attivato con tempestivià. Le avrei scritto per chieder un suo intervento: mi ha anticipato. Benissimo! da privato ho sempre utilizzato la discarica di Santino ogni volta che ne ho avuto necessità per smaltire inerti ingobranti o residui vegetali. Tutte le volte il personale addetto, sempre gentile e disponibile, controllava il materiale da smaltire, mi registrava con la mia carta dei rifiuti, mi rilasciava ricevuta che dovevo controfirmare. Francamente non capisco cosa ci fosse di illecito nell'attività di trattamento dei rifiuti che si svolge alla luce del sole ! E' lì da vedere: materiali inerti, quali sassi, mattoni, terra... e residui vegetali, rami, foglie, sfalci d'erba e similiari: Tutto sotto sequesto, sigillato, all'aperto ! Perchè in questa discarica, a parte un piccolissimo ufficio e due box in lamiera dove custodiscono gli attrezzi e, credo, i carburanti per far funzionare i macchinari, tutto è all'aperto, visibile da chiunque, compresi i macchinari. Voglio infine esprimere grande solidarietà alle persone che qui lavorano e che spero presto possano riprendere la loro attività. Ho paura che per loro non sarà un bel Natale e me ne dispiace molto !

Zanotti e le cluster-bomb verbanesi - 16 Dicembre 2014 - 05:23

ritorna
Calma, calma, calma: L'ex sindaco Zanotti sta tornado a pensare di fare almeno l'assessore? E' tutto qui. Pensateci!Ma soprattutto ci pensi (e ci ripensi) Silvia Marchionini. Al netto degli insulti "Zanottiani" (ricordate che OGNI GIORNO io me lo dovevo sorbire?) più di un verbanese ha notato che nell'opuscolo del Comune sul CEM vi sono alcune realtà che evidentemente lo hanno fatto imbufalire, ma sono verità. Per esempio che il suo progetto di teatro prevedeva 5.5 milioni di mutui a carico della città, il CEM va quasi in pari, si chiama "Centro Eventi" con tutta una serie di offerte culturali e turistiche in più ed è senza costi per Verbania. Il piano di gestione di Zanotti era SICURAMENTE in perdita, il CEM può reggersi (parliamone quando si vuole...), il "filo d'acqua" di San Vittore l'aveva realizzato lui e solo con un giretto a piedi per San Vittore e i lavori del primo e secondo lotto si confrontano da soli (il 2° è stato realizzato in metà tempo e con meno soldi dalla mia amministrazione). E che dire della vicina area Besozzi Benioli, oggi un parco e da lui abbandonata con detriti (inquinanti) sopra e sotto terra. Chi ha deciso all'inizio di spendere una somma (folle) per la spiaggia dela Beata Giovannina? La Sua amministrazione! Quanti confronti sarebbero possibili con la pacatezza, ragionando, nella diversità delle opinioni. Resta una ed una sola, inequivocabile verità: Zanotti nel 2009 contro di me ha perso le elezioni e lui è stato artefice dell'unica sconfitta della sinistra in 69 anni. Quindi, caro Zanotti, lasciamo lavorare in pace Silvia Marchionini che cercherà di fare il meglio che può come d'altronde hanno fatto lo stesso Zanotti, il sottoscritto e tanti prima di noi perchè tutti - credo - hanno lavorato per il bene della nostra città. Circa TASI, IMU, tornado ecc. non sono colpa del sindaco Zacchera che ha lasciato una amministrazione con oltre 6 milioni in cassa, i conti in ordine e un bilancio che ha certificato Verbania "città virtuosa" e prima in campo ambientale (ma con dati veri e non farlocchi). Caro Zanotti, è Natale, ira ed invidia non dovrebbero stare nei cuori, almeno in questi giorni. Auguri anche a te! Marco Zacchera

Incuria a Sant'Anna - 15 Dicembre 2014 - 11:46

d'accordo con livio
sono d'accordo con livio non con amelia perchè le foto pubblicate per la metà riguardano una proprietà privata, per le erbacce quello certo è l'amministrazione, però sminuire quelli che non la pensano come lei è un pò eccessivo tutti siamo d'accordo che vorremmo una citta più pulita provi la signora amelia passare dalla "bennet" a piedi verso la rotonda allora vedra le carte per terra e parte di queste lasciate da quello che affigge i manifesti, perchè tanta di quella sono residui dei vecchi manifesti da lui levati, e per quanto riguarda le scritte quelle si che sono segno di grande inciviltà ma sopratutto di stupidità, e torno ancora sulla mancanza di firma ( cosa più volte ho rimarcato ) che a mè pare pretestuosa ma sopratutto politica facciamo vedere che questa amministrazione non è attenta al decoro

NCD e Comunità.vb: "No alla chiusura dei Dea" - 8 Novembre 2014 - 17:36

Cosa ha buttato via il VCO
Per guardare un po' al di la del nostro naso, estrapolato dal sito "architetturasostenibile.it", e per sapere cosa il VCO ha buttato via: "Secondo Renzo Piano il primo passo da fare nella società attuale, sarebbe quello di “recuperare una visione umanistica dell’ospedale”. dopo aver preso in rassegna le tipologie ospedaliere ottocentesca(a padiglione) e novecentesca (monoblocco), l’architetto ha criticamente estrapolato e mixato le caratteristiche positive di entrambe. Se da un lato la prima, a padiglioni, denotava una certa attenzione alla persona, anche grazie alla presenza di alberi e giardini negli spazi aperti, con l’evoluzione e l’avanzamento tecnologico, si è presentata una spersonalizzazione ed il presentarsi di una serie di difetti. Pian piano alla tipologia ottocentesca si è poi sostituita quella monoblocco che ha il vantaggio di non essere più dispersiva, e riuscire, quindi, a contenere tutto nello stesso edificio, con evidente maggior funzionalità. Si è però persa la “visione umanistica”. Una visione moderna. Una visione critica di questo tipo permette di comprendere errori ed aspetti positivi del passato: l’idea di un unico edificio, grigio e privo di verde, ormai è superata, e non mette a proprio agio chi deve fruire dei suoi spazi. Non bastano più una serie di fredde nozioni funzionali, dimensionali ed ingegneristiche per progettare un buon ospedale: è necessario un approccio umanistico. I tempi sono cambiati: bisogna riflettere sullo stato d’animo di chi subisce direttamente o indirettamente un ricovero e cercare, con la concezione dell’edificio, di rendere questo momento meno traumatico possibile. Si potrebbero enunciare una serie di punti, proveniente da una profonda analisi: • Umanizzazione: lo spazio e l’ambiente in cui si trova il degente devono essere a misura d’uomo, sicuri e confortevoli, garantire benessere e privacy. • Urbanità: l’ospedale non deve essere un edificio isolato ed avulso dal tessuto urbano in cui si colloca, ma esserne parte integrante e comunicare con esso. • Innovazione: la flessibilità deve essere alla base della concezione architettonica, garantendo cambiamenti secondo le esigenze terapeutiche, tecnologiche, organizzative e formali. • Affidabilità: tranquillità e fiducia rispetto all’ospedale dipendono anche dalla sicurezza ambientale, tecnico–costruttiva, impiantistica ed igienica del luogo. • Ricerca: nell’ospedale deve essere presente una sezione dedicata alla ricerca clinico–scientifica che, favorisca aggiornamento ed adeguamento alle ultime novità sul campo. • Formazione: l’ospedale deve essere attrezzato adeguatamente per l’aggiornamento professionale e culturale, per medici interni ed esterni, infermieri, tecnici e chi si occupa della gestione. Alla luce di questi punti si può dire che il modello più consono sarebbe quello che prevede vari edifici inseriti nel verde. In tal modo i flussi di persone sarebbero selezionati e suddivisi per usi. Il verde, oltre a svolgere la funzione di barriera acustica, assorbe lo smog, crea un microclima ed abbassa le temperature estive, dà pace e serenità ai degenti, aiutandoli nella terapia di riabilitazione. Il piano terra potrebbe assumere carattere più urbano rispetto al passato, essere reso più dinamico prevedendo una serie di servizi connessi alla tipologia ospedaliera, che spesso non sono presenti: bar, edicola, lavanderia, negozi, fiorai, parrucchiere. I limiti tra verde, edificio ospedaliero e città non devono essere rigidi come in passato; nella progettazione e realizzazione devono confluire sicuramente efficienza e sostenibilità".

Cani senza guinzaglio - 3 Novembre 2014 - 00:52

Il guinzaglio
In questo articolo si paria di can senza guinzaglio.Pero' da quando vige la regola discutibiie,di raccoglierne gli escrem enti,cioè se non vado errando da una decina di anni,NESSUNO che un giorno diventerà' QUALCUNO,ha mai specifica to che il guinzaglio delle nostre adorate bestiole NON dEVE ESSERE LUNGO 6 metri.Altrimenti,i passanti a piedi,o per gio in bicicletta,devono fare lo slalom o il salto con l'asta per passare contemporaneamente.Ma scherzi a parte,un tempo anche il sottoscritto ebbe de cani.All'incirca una trentina,ovviamente suddivisi nel tempo,da quando ebbi 18 anni fino ai quasi 30.Mio padre,uomo con la divisa.amava i pastori tedeschi e pur non parlando eccelsamente la lingua italia ana per un miscuglio dialettale dato dalla sua etnia sudista e l'arrivo al nord dove rese mia madre la regina della casa "con la corona di spine"con una pronuncia differente,gli piaceva istruire e dare ordini ai suoi cagnolino in tedesco. Mia madre e il sottoscritto li strigliavano e lavavano amorevolmente e lui con o senza divisa dava spettacoli equestri facendo fare loro svariati esercizi,tra cui quello apparentemente sciocco,di correre a prelevare il legnetto in mezzo al mare(in attesa di farlo con il ramoscello d'ulivo al prossimo diluvio universale),oppure fare RAMPA che significa srtriscia re sulla pancia come il serpente,sia senza alcun impedimento,sia sotto e panchine piu' basse,o in quei tubi di cemento lasciati a se stessi nelle discariche edili.Il cane,così sentii sempre dire,"si diverte" a fare certe cose perche'sa'che al suo padrone piacciono(povero scemo!"il cane.....)e quindi quel cagnone si spaccava le ossa per far piacere a lui o al sottoscritto che HA UNA VASTA CINETECA E VIdEOTECA da fotomatore e videomatore evoluto con tutte quelle fatico se acrobazie.Ma la tematica principale è IL GUINZAGLIO...che,non tutti sanno,o lo sanno ma non glie ne' importa nulla NON dEVE ESSERE LUGO O ALLUNGABILE OLTRE 1,20 MT per il bene sia del cane,che del padrone e sarebbe una bella idea se l'attuale Sindaco di Verbania totalitario nelle decisioni anche se di sx,prendesse in considerazione questo particolare applicando delle regole,che,se non eseguite potrebbero essere seguite da contravvenzioni.Ora, a parte la cara e sexi Brambilla che ama esageratamente i cani,e non si capisce se per un interesse di partito o di vero amore per gli stessi,questi animali sono esseri viventi.Quando si acquista un animale,o dovrei dire bestia,perché antropologica mente parlando gli animali siamo noi,mentre i cani sono bestie,Noi diventiamo bestie quando ci comportiamo peggio di loro,ma non nel senso antropologico della parola.E siccome sono esseri viventi andrebbero rispettati non solo con i biscottini secchi e le cucce colorate e gli ossi gonfibili,ma facendo in modo che abbiano un tenore dai vita aristrocrati co..Ironie a parte,che se non le faccio non mi diverto,quando si cammina in mezzo alla strada asfaltata,un tempo detta "rotabile"(un uso dialettale del sud che vale anche al nord)e si ha un cane comune compagnia se si cammina regolarm ente contro mano,ovvero andando avanti e vedendo arrivare la auto e non sulla destra della carreggiata,il cane deve stare sulla sinistra della nostra carreggiata.In tal modo è protetto nei riguardi delle auto che arrivano;mentre il padrone del cane puo'anche farsi investire.Per certi padroni non sarebbe una cattiva idea..Per tenere il cane sulla sx della carreg giara,OCCORRE ABITUARSI A CONdURRE L'ANIMALE TENENdOLO SEMPRE CON LA MANO SNISTRA.Invece siccome spesso il conducente dell'animale,che più è bello e più' ha una bella padrona(bisogna distnguersi in qualche modo!),ma anche brutta,e in entrambi i casi"minuta"e delicata,se lo conduce con la mano sinistra"rischia di fare sci nautico sulla terra ferma",alche'passa alla mano destra.Quindi,scherzando scherzando,imparare a tenere la propria bes tola esclusivamente con la mano sinistra.Io ho detto che l'animale stando in quella posizione è piu' al sicuro sulla strada se la si percorre a piedi e nel giusto senso di marcia pedonal

Molotov e frasi ingiuriose contro i profughi - 31 Ottobre 2014 - 14:16

Generalizzare
Purtroppo viviamo ancora con una mentalità chiusa, in cui il diverso spaventa sempre. Ora io sono d'accordissimo che non dobbiamo portarci in casa delinquenti, sono d'accordo che vorrei girare 24/24 7/7 senza dovermi tenere la mano sulla tasca del portafoglio, ma credo anche che non si debba generalizzare. Milano, come qualunque altra città del mondo, ha un tasso di criminalità piu' alto che Cossogno è ovvio. Chi ha paura del diverso dovrebbe farsi un viaggio in qualche paese del "terzo mondo" (ma non nel villaggio turistico a Zanzibar o quello sul Mar Rosso), magari sentirsi provare anche lui la sensazione di essere diverso, discriminato in una terra straniera e sono certo che cambierebbe punto di vista.

Porto Turistico: Marchionini incontra la Regione - 25 Settembre 2014 - 12:12

Il fronte del porto
dalla Stampa del 19 settembre, pagina 56, apprendiamo che l'amministrazione è in attesa di un progetto, pronto per ottobre, elaborato dall'Universita' di Bologna, per la ricostruzione del Porto Turistico di Villa Taranto. Come cittadino di Verbania, ma soprattutto come appassionato di nautica e proprietario di una piccola imbarcazione, non posso che rallegrarmi di questo importante annuncio. Leggendo poi l'articolo, molto poco dettagliato purtroppo, apprendo altre informazioni che fanno scattare qualche campanello d'allarme. Intanto il costo dell'opera, stimato tra gli 8 e i 9 milioni. Su questo punto faccio notare che la precedente struttura, andata In malora in soli 13 anni, ne costo' circa 5, compresa però tutto l'insieme delle opere fisse a terra. Ora la sostituzione dei soli pontili galleggianti e non meglio precisate altre strutture vanno a costare quasi il doppio. Per dovere di onestà mi riservo di vedere il progetto per dare un commento definitivo, anche se leggendo le cifre in gioco sono piuttosto perplesso. Altro punto di perplessità viene dal finanziamento dell'opera, soprattutto quando si dice " i privati si facciano avanti". Sì, perché i privati possono pure farsi avanti, ma poiché chi investe lo fa per raggiungere un risultato economico positivo, occorre pensare quanti anni debba tenere la concessione per raggiungere il punto di pareggio. Mi sono divertito a fare due conti: se i posti barca saranno 200, ammettendo di riempire da subito ( cosa non facile) la capienza, e ipotizzando un costo medio annuo di euro 2500 per ormeggio, significa incassare euro 500.000 lordi a cui vanno aggiunti i ricavi per la gestione del ristorante, altri 40.000, e tutti gli altri servizi di alaggio, ricovero e manutenzione natanti che stimiamo intorno ai 50.000 euro. Con un investimento di euro 9 milioni stiamo parlando di un tasso di rendimento annuo, al lordo delle tasse e dei costi di esercizio, del 6,5%. Se ipotizziamo il lavoro di almeno due persone, i costi per il materiale di consumo e l'energia elettrica, non possiamo pensare a meno di 50.000 euro di costi, che riducono il tasso di rendimento al 6%, ancora non male. Pagando poi le tasse, dobbiamo pensare ad un'aliquota del 27,5%, il risultato netto sarà di euro 394000 circa, pari ad un ritorno percentuale del 4,38%. A questo tasso di rendimento, con un semplice calcolo, si può affermare che occorrono, solo per ritornare in possesso del capitale investito, di più di sedici anni. Questo se il comune si accontenterà di avere, alla fine della concessione l'opera a gratis e non richiederà alcun canone annuo. Insomma un imprenditore che si assume tutti i rischi, incluso il fatto di avere il porto nel posto più soggetto a eventi distruttivi di tutto il lago, avrebbe un modesto ritorno (4,38%) . Se poi il comune volesse pure un canone? E se la concessione fosse solo per 10 anni? Quale pazzo potrebbe avere interesse a "imbarcarsi" in una simile avventura? In attesa di ulteriori sviluppi credo non sia il caso di scrivere oltre, se non fare un accenno alle imminenti cause civili per danni in cui il nostro povero Comune sarà coinvolto. Cosa dirà il giudice quando vedrà le ordinanze emanate ma non fatte rispettare? Cosa dirà quando saprà che le compagnie di assicurazione hanno fatto leva proprio su questo per non risarcire nulla ai malcapitati proprietari di barche? ( che per inciso non sono tutti miliardari). Forse ci sono soluzioni efficienti, progetti meno faraonici ma attuabili ( ad esempio sfruttando le strutture già esistenti) con spese più' abbordabili e con maggiore facilità di coinvolgimento dei privati, ma certo questo, avrebbe meno eco sui media.....

Lega Nord su sanità e punto nascite - 21 Settembre 2014 - 22:16

La sanità del futuro
Eppure ci sarebbe la possibilità di evolvere anche in campo sanitario. Vi allego un estratto del progetto di Renzo Piano dell'ospedale del futuro. intanto che noi litighiamo per il nostro pollaio, altri volano alto. Buona lettura. RENZO PIANO: LA VISIONE SULLA TIPOLOGIA OSPEdALIERA E CRITERI d'INTERVENTO SOSTENIBILI Un'analisi tipologica. Secondo Renzo Piano il primo passo da fare nella società attuale, sarebbe quello di "recuperare una visione umanistica dell'ospedale". dopo aver preso in rassegna le tipologie ospedaliere ottocentesca (a padiglione) e novecentesca (monoblocco), l'architetto ha criticamente estrapolato e mixato le caratteristiche positive di entrambe. Se da un lato la prima, a padiglioni, denotava una certa attenzione alla persona, anche grazie alla presenza di alberi e giardini negli spazi aperti, con l'evoluzione e l'avanzamento tecnologico, si è presentata una spersonalizzazione ed il presentarsi di una serie di difetti. Pian piano alla tipologia ottocentesca si è poi sostituita quella monoblocco che ha il vantaggio di non essere più dispersiva, e riuscire, quindi, a contenere tutto nello stesso edificio, con evidente maggior funzionalità. Si è però persa la "visione umanistica". Una visione moderna. Una visione critica di questo tipo permette di comprendere errori ed aspetti positivi del passato: l'idea di un unico edificio, grigio e privo di verde, ormai è superata, e non mette a proprio agio chi deve fruire dei suoi spazi. Non bastano più una serie di fredde nozioni funzionali, dimensionali ed ingegneristiche per progettare un buon ospedale: è necessario un approccio umanistico. I tempi sono cambiati: bisogna riflettere sullo stato d'animo di chi subisce direttamente o indirettamente un ricovero e cercare, con la concezione dell'edificio, di rendere questo momento meno traumatico possibile. Si potrebbero enunciare una serie di punti, proveniente da una profonda analisi: Umanizzazione: lo spazio e l'ambiente in cui si trova il degente devono essere a misura d’uomo, sicuri e confortevoli, garantire benessere e privacy. Urbanità: l’ospedale non deve essere un edificio isolato ed avulso dal tessuto urbano in cui si colloca, ma esserne parte integrante e comunicare con esso. Innovazione: la flessibilità deve essere alla base della concezione architettonica, garantendo cambiamenti secondo le esigenze terapeutiche, tecnologiche, organizzative e formali. Affidabilità: tranquillità e fiducia rispetto all'ospedale dipendono anche dalla sicurezza ambientale, tecnico-costruttiva, impiantistica ed igienica del luogo. Ricerca: nell’ospedale deve essere presente una sezione dedicata alla ricerca clinico-scientifica che, favorisca aggiornamento ed adeguamento alle ultime novità sul campo. Formazione: l’ospedale deve essere attrezzato adeguatamente per l'aggiornamento professionale e culturale, per medici interni ed esterni, infermieri, tecnici e chi si occupa della gestione. Alla luce di questi punti si può dire che il modello più consono sarebbe quello che prevede vari edifici inseriti nel verde. In tal modo i flussi di persone sarebbero selezionati e suddivisi per usi. Il verde, oltre a svolgere la funzione di barriera acustica, assorbe lo smog, crea un microclima ed abbassa le temperature estive, dà pace e serenità ai degenti, aiutandoli nella terapia di riabilitazione. Il piano terra potrebbe assumere carattere più urbano rispetto al passato, essere reso più dinamico prevedendo una serie di servizi connessi alla tipologia ospedaliera, che spesso non sono presenti: bar, edicola, lavanderia, negozi, fiorai, parrucchiere. I limiti tra verde, edificio ospedaliero e città non devono essere rigidi come in passato; nella progettazione e realizzazione devono confluire sicuramente efficienza e sostenibilità.

"Lavori sul lungofiume, quali i veri motivi dello stop?" - 31 Luglio 2014 - 19:51

ciclabile?
Pista ciclabile con i pali dell'illuminazione al centro del persorso? Chi l'ha progettata probabilmente non sa cosa sia una bicicletta, oltre alle considerazioni di Paolo. Senza considerare lo spreco di denari pubblico per come e' realizzata con profluvio di cemento e pietra, quando bastava un po d'asfalto e delle strisce a terra e con i medesimi euro si arrivava fino al plusc e oltre.

Verbania "declino" turistico? - 26 Luglio 2014 - 21:46

Conflitto in Medio Oriente
Leggo i vari commenti meravigliandomi che non avete ancora capito che si tratta di un Fratricidio di migliai di anni dai tempi biblici, risalendo alla storia di Ibrahim, Hagar, Sara, Ismaele, Isacco...I palestinesi ed Israeliani hanno la stessa radice semitica, solo il profeta Muhammad, accompagnando il suo zio nei suoi viaggi d'affari, aveva allora creato una grande comunità parallela a quella biblica-ebraica, e 100 anni dopo la sua morte fu scritto il QU'RAN, una specie di Bibbia, Vademecum di comportamento e Legge (come nel TALMUd degli Giudei), con la sola differenza, che L'Islam (abbandono in dio) riconosce nel QU'RAN nel Libro di ISA GESU' come profeta, mentre I Giudei lo condannavano come impostore e implorano il loro dio AdONEI -tutti i giorni- dondolando con busto davanti ed indietro, al muro di pianto dei miseri resti del magnifico tempio di Re Salomone, distrutto dai Romani nel 70 d.C., l'arrivo del MESSIAS sulla terra ..questo è il loro pianto commovente! Cambiano solo i nomi del loro dio "Allah" e "Adonei", la radice semitica unisce loro come fratelli, ma l'odio tra di loro (risale a Ismaele come primogenito di Ibrahim e Hagar, sua concubina ed Isacco, figlio di Sara sua moglie che odiava la sua schiava) non avrà mai fine. Mai, un destino voluto da chi?

Verbania "declino" turistico? - 26 Luglio 2014 - 21:46

Conflitto in Medio Oriente
Leggo i vari commenti meravigliandomi che non avete ancora capito che si tratta di un Fratricidio di migliai di anni dai tempi biblici, risalendo alla storia di Ibrahim, Hagar, Sara, Ismaele, Isacco...I palestinesi ed Israeliani hanno la stessa radice semitica, solo il profeta Muhammad, accompagnando il suo zio nei suoi viaggi d'affari, aveva allora creato una grande comunità parallela a quella biblica-ebraica, e 100 anni dopo la sua morte fu scritto il QU'RAN, una specie di Bibbia, Vademecum di comportamento e Legge (come nel TALMUd degli Giudei), con la sola differenza, che L'Islam (abbandono in dio) riconosce nel QU'RAN nel Libro di ISA GESU' come profeta, mentre I Giudei lo condannavano come impostore e implorano il loro dio AdONEI -tutti i giorni- dondolando con busto davanti ed indietro, al muro di pianto dei miseri resti del magnifico tempio di Re Salomone, distrutto dai Romani nel 70 d.C., l'arrivo del MESSIAS sulla terra ..questo è il loro pianto commovente! Cambiano solo i nomi del loro dio "Allah" e "Adonei", la radice semitica unisce loro come fratelli, ma l'odio tra di loro (risale a Ismaele come primogenito di Ibrahim e Hagar, sua concubina ed Isacco, figlio di Sara sua moglie che odiava la sua schiava) non avrà mai fine. Mai, un destino voluto da chi?

Dieci migranti in città - 3 Luglio 2014 - 19:50

i quindi di Paolino
Se divergenti sono le opinioni sulla 'accoglienza o meno da dare o meno a questa gente, credo, e spero, che tutti siamo d'accordo nel condannare però gli scafisti; la mia proposta è questa: se lo scafista viene individuato orami a terra, sia fucilato sice et simpliciter sul posto, se invece individuato ancora in mare, semplicemente lo si leghi strettamente mani e piedi e lo si getti fuori bordo senza perdere tempo inutile nelle solite lungaggini processuali italiane; di entrame le esecuzioni vanno trasmesse con grande risalto le immagini nei paesi di provenienza degli scafisti. Volete scommettre che nel giro di un mese i barconi diminuiranno del 90%? Ma certamente anche questa soluzione al buon Paolino ed ai suoi amici buonisti non andranno a genio.

Plateatico discusso - 30 Giugno 2014 - 18:03

Mancanza di sensibiltà !
Ho letto i vari commenti che si sono articolati alla segnalazione sulla "occupazione" dei tavolini delle andature di piazza Aldo Moro, e come al solito la discussione "devia" dall' oggetto trattato. Ben vengano le iniziative dei vari esercenti per incrementare i loro affari , ma comunque nel rispetto dei diritti del resto della Cittadinanza , ed in questo caso l' ufficio di Vigilanza Urbana e relativo Assessore delegato avrebbero dovuto essere perlomeno "sensibili " alle necessità e bisogni di quella parte di Cittadini che usufruiscono quotidianamente delle andature in sasso attraversanoti la piazza : mamme con i passeggini , portatori di disabilità in carrozella , persone che vorrebbero passare in coppia senza rischiare di lussarsi una caviglia essendo obbligati a passare ,come gli altri, sulle boccette. Non ultimo il caso di una persona non vedente che , come mi è capitato assistere, si è infilata tra tavolini rischiando di cadere ,cosa non avvenuta solo per l'intervento di un sollecito passante, non essendoci alcuna segnalazione a terra per non vedenti. C'è quindi da domandarsi perchè con tutta una piazza a disposizione si è autorizzata la posa dei tavolini proprio dove dovrebbero passare le persone e per questo scopo previste. Evidentemente il nuovo Assesore si è fatto "prendere la mano " da questo nuovo modo di amministrare del "fare" ......evidentemente senza "pensare" ; ovvero per favorire uno si penalizza la collettività! Sarebbe opportuno un rapido ravvedimento da parte di Assessore, Vigilanza Urbana , non ultimo da parte del Sindaco ( che dìce di essere sensibile alle istanze dei Cittadini, soprattutto portatori di disabilità), facendo spostare l'armamentario di ombrelloni, tavoli e relative sedie al di fuori dei percorsi pedonali così come avverrebbe in una citta amministrata in modo intelligente. Oltretutto , Mi stavo domandandando cosa e a chi servono , passo diverse volte al giorno, e non ho mai visto nessuno seduto ai tavolini , solo intralcio ai passanti. Ugo Lupo
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